26/08/07 Resto del Carlino

Ultimo appuntamento di ‘Miss Over’. La gara dedicata alle bellezze senza età

La cornice è quella della ‘Spiaggia delle Donne’ di Riccione dove le concorrenti non più giovanissime si sfideranno a colpi di sfilate per la conquista dei quattro titoli relativi alle diverse fasce di età: Miss Over Baby, Miss Over Anta, Miss Over 50 e Miss Over..Issima

Riccione, 26 agosto 2007 – Andrà in scena domani pomeriggio l’appuntamento finale del concorso dedicato alle bellezze senza età, ovvero Miss Over. La cornice è quella della ‘Spiaggia delle Donne’ di Riccione, presso il bagno Adolfo (zona 97), dove a partire dalle 16,30 Elio Pari metterà in scena uno spettacolo a base di sfilate su una suggestiva passerelle situata in riva al mare.

Qui infatti le signore convocate si sfideranno per la conquista di quattro titoli relativi alle diverse fasce di età in gara: ‘Miss Over Baby’, per le donne dai 30 ai 38 anni; ‘Miss Over Anta’, che comprende le donne con età oscillante dai 39 ai 49 anni; ‘Miss Over 50’, il concorso che premia invece le concorrenti comprese tra i 49 e 59 anni; .infine, ‘Miss Over…Issima’, dedicato alle concorrenti che hanno superato il 59esimo traguardo di vita.

Nel corso del pomeriggio tanti ospiti a sorpresa schierati ad ammirare e giudicare le concorrenti. Le vincitrici tra queste parteciperanno direttamente alle finali nazionali previste al Baia Flaminia Resort di Pesaro per la fine del mese di settembre.

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15/08/07 Resto del Carlino

Daniela e Flora ora nuotano libere in mare

LUNEDI, giorno del suo cinquantesimo compleanno, il sindaco Daniele Imola ha liberato ‘Daniela’, una delle tartarughe marine, curate nell’ospedale della Fondazione Cetacea. L’esemplare ha ripreso il largo, dopo tre mesi,dalla Spiaggia delle Donne, Bagni Adolfo zona 97. Era stata trovata impigliata in una rete a strascico, dal motopeschereccio ‘Sino’ al largo di Cesenatico. Misura circa 50 centimetri, è in salute, ma ha la parte posteriore del guscio rotta. L’evento si è tenuto in collaborazione con i bagnini delle Ecospiagge e la Capitaneria di Porto di Riccione, intervenuta con una motovedetta. Una curiosità, sono circa 210 le tartarughe marine curate e rilasciate in mare da Cetacea. Al rilascio ha assistito pure Dorina, la bagnina 84enne che, per l’occasione ha preparato una grande torta e il brindisi. Puntuale è arrivato per lei un riconoscimento del sindaco. Ma anche al parco Oltremare è stata lasciata libera una tartaruga marina, curata dagli esperti di Fondazione Cetacea all’Ospedale delle Tartarughe di Oltremare. Il suo nome è ‘Flora’. E il prossimo 26 agosto, in occasione del ‘Thun Day’ verrà rilasciato un altro esemplare di Caretta caretta: il suo nome e Bloom.

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15/08/07 Corriere di Romagna

Brindisi e torta per festeggiare Daniela e il sindaco Imola

RICCIONE. Daniela è stata liberata ieri pomeriggio. Un ritorno alla vita bagnato da un brindisi nobilitato dai calici levati al cielo e il taglio della torta da parte del sindaco Daniele Imola che ha così salutato il suo cinquantesimo compleanno. E’ stato un pomeriggio di festa ai bagni 97 Adolfo diventato per tutti “La spiaggia delle donne”. A curare il rilascio in mare della tartaruga con un carapace di 50 centimetri rimasto intrappolato nelle reti di un peschereccio a Cesenatico è stata la fondazione Cetacea che all’attivo può contare su circa 210 tentativi andati a segno di far tornare questi esemplari alla vita in mare dopo avere ricevuto le cure nelle vasche ospedale della Fondazione. Un impegno sottolineato anche dal sindaco che ha assistito alle fasi del rilascio fino a quando la tartaruga è stata caricata sul gommone.

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14/08/07 Corriere Romagna

A scuola di piadina sotto l’ombrellone – I corsi della bagnina 84enne sono seguitissimi. «Per me è uno Spasso »

Adesso se la ride quando insegna ai turisti a fare la piadina. Li trova buffi col mattarello in mano. Specie gli uomini i più impacciati, «costretti dalle mogli» a seguire le sue lezioni ogni martedì pomeriggio. Dieci allievi per volta, non di più «per non ammattirsi», almeno duecento osservatori. «Uno spasso». Nonna Dorina, al secolo Dorilia Olivieri, ottantaquattro anni, per sessanta ha fatto la bagnina a Riccione, zona 97, vicino al portocanale. Rimasta vedova giovanissima del marito Adolfo, a cui è ancora dedicato lo stabilimento balneare, con tre figlie da crescere, ha conosciuto la miseria, “quella vera”. Durante il ventennio fascista, ma anche nel dopoguerra, la piadina era il “pane dei poveri”. «Diamine – ricorda -, il pane normale lo vedevamo una volta al mese, quando andava bene». La ricetta,quella tradizionale riccionese, che prevede la “piada” più sottile rispetto al resto della Romagna, gliela insegnò la madre, Maria, che era ancora ragazzina. Poi dovette imparare anche a cucinare il pesce; per la famiglia di Luca Cordero di Montezemolo, in vacanza a Riccione e il resto della nobiltà locale. “Anche mezzo quintale a sera, una faticaccia lavorare nelle ville”. Del resto, la gestione di un bagno, dopo la Seconda guerra mondiale, non garantiva certo stabilità economica. «Avevamo due, tre capanni e quattro pali a cui legavamo un telo», con l’Italia ancora ridotta in macerie e non è che la moda dei bagni di mare fosse troppo diffusa. Adesso il bagno lo ha lasciato in gestione alle figlie tutte femmine. E’ diventata “La spiaggia delle Donne”, anche se il caso ha poi voluto che i nipoti di nonna Dorina nascessero maschi, tutti e sette, tranne l’ultima pronipote. La spiaggia non la abbandona mai e come passatempo si è inventata il mestiere di maestra piadinara. Molte turiste, sapendola piuttosto esperta ai fornelli continuavano a domandarle come si preparasse la specialità romagnola più conosciuta in Italia e forse in Europa. Alcune dimostrazioni per gioco, poi qualche anno fa l’idea di istituire i corsi gratuiti come servizio aggiuntivo a lettino e ombrellone. Un successone Lei che quando serviva i Montezemolo si vergognava a mostrarsi ai «signori» per l’applauso di rito, ha conquistato servizi su Rai, Tg5 e i principali quotidiani nazionali. Una sorta di star che qui al bagno 97 viene quasi venerata dagli ospiti. Ieri pomeriggio il sindaco l’ha premiata per il servizio reso alla causa del turismo. Non è che abbia grandi segreti da svelare. «Per fare una buona piadina ci vuole lo strutto naturale e la farina di qualità. Più acqua e sale “a occhio”», che è più meno quello che sostengono le nonne dei riccionesi. Forse il vero segreto è il SUO sorriso solare e un po’ burbero che la rende subito simpatica a tutti. Tanto che si può permettere persino di canzonare i suoi allievi. <A due fiorentini ho detto che se fossero stati dei pizzi, specialità della loro zona, invece che Piadine, avrebbero avuto una forma perfetta», argomenta divertita. osservando che per la forma tonda una lezione non può certo bastare. Nonna Dorina dice la sua anche in fatto di farcitura, dall’alto della sua esperienza. Un paio di stagioni fa qui a Riccione si discusse a lungo, fino a farne un caso politico, se la piada potesse essere accostata alla Nutella. E se, in quel caso si sarebbe trattato o meno di ‘riformismo”. Bestialità balneari è l’opinione della maestra. Lei la piada la mangia con l’insalata e la cipolla. Ortodossa.

“Niente Nutella” Nonna Dorina è ortodossa: per lei la piadina va mangiata con insalata e cipolla, niente dolci

“Il pane dei poveri” Dorilia Olivieri come tante romagnole ha imparato la preparazione dalla madre Il pane scarseggiava.

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13/08/07 Corriere di Romagna

Il sindaco Daniele oggi libera “Daniela”. Una tartaruga, dopo le cure in ospedale, oggi ritornerà in mare

RICCIONE. Daniele libera “Daniela”. Il sindaco di Riccione Daniele Imola oggi, in occasione del suo cinquantesimo compleanno, restituirà al Mare “Daniela”, una delle tartarughe marine fra quelle curate presso l’Ospedale delle tartarughe di Fondazione Cetacea. L’iniziativa prenderà il via presso “La Spiaggia delle Donne” di Riccione, Bagni Adolfo zona 97. “Daniela” è ricoverata all’Ospedale delle tartarughe dal 24 Maggio 2007. È stata trovata impigliata in una rete a strascico dal motopeschereccio “Sirio” allargo di Cesenatico. Consegnata poi alla Capitaneria di Cesenatico, da dove è stata prelevata dai volontari di Fondazione cetacea. Misura circa cinquanta cm di carapace. “Daniela” e stata tenuta sotto osservazione, ma quasi subito ha mostrato buoni segni di ripresa e soprattutto di buona salute. Ha però la parte posteriore del guscio rotta, frattura dovuta molto probabilmente a un vecchio incidente di cui s’ignora l’origine precisa. La ferita comunque era già completamente cicatrizzata. L’evento, che avrà la collaborazione dei bagnini delle Ecospiagge di Riccione, inizierà verso le ore 14,30, con l’allestimento di alcuni tavoli della Fondazione cetacea, dove verrà mostrata la tartaruga prima del rilascio, e verranno forniti materiali e informazioni sulle tartarughe marine dell’Adriatico, per lo più “caretta caretta” e sulle attività della Fondazione cetacea. In seguito la tartaruga verrà condotta al largo e data in consegna a una motovedetta della Capitaneria di porto di Riccione, che la condurrà al largo dove avverrà il rilascio. Sono circa 210 le tartarughe marine curate e rilasciate in mare da Cetacea. Le Ecospiagge, insieme ai Bagni Adolfo zona 97 chiamata la Spiaggia delle Donne (perché gestita da sempre da donne) che ospita l’evento, prepareranno anche una bella e grande torta e faranno un grande brindisi collettivo a Daniele che compie gli anni e a “Daniela” per la sua ritrovata libertà. Il sindaco premierà inoltre la signora Dorina Olivieri (84 anni), bagnina dal 1946, perché da anni insegna a dieci turisti alla volta (il martedì pomeriggio e a volte, a grande richiesta, anche il giovedì pomeriggio) a fare la piadina riccionese romagnola. Una giornata all’insegna dell’allegria e dell’ecologia.

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11/08/2007 La Voce

Il Sindaco, che spegne 50 candeline, rimetterà in mare la tartaruga. Daniele, compleanno con “Daniela”

RICCIONE – (mg) Non so perché, ma pensare al connubio Daniele e la tartaruga “Daniela” mi fa venire in mente la favola di Esopo “La lepre e la tartaruga”. Con una sola differenza che Daniele (la lepre) è scaltro e mai si sarebbe fatto raggirare da una tartaruga. Scherzi a parte, torniamo alla notizia. Quale occasione migliore per festeggiare il compleanno del primo cittadino e la liberazione di “Daniela”, una delle tartarughe marine fra quelle ospitate presso 1’“ospedale” di Fondazione cetacea? Lunedì, infatti, alle ore 14.30 presso la zona 97, chiamata anche la “Spiaggia delle Donne” perché gestita da giovani del gentil sesso, i titolari delle Ecospiagge prepareranno una bella e grande torta e faranno un brindisi collettivo a Daniele che compie gli anni (50) e a “Daniela” per la sua ritrovata libertà. Nel medesimo contesto, il sindaco premierà Dorina Olivieri, la bagnina 84enne che da anni insegna ai turisti a fare la piadina romagnola. La tartaruga, che misura circa 50 centimetri di carapace, è stata tenuta in osservazione e quasi subito ha dimostrato segni di ripresa di buona salute. Ha però la parte posteriore del guscio rotta, frattura dovuta probabilmente a un vecchio incidente. “Daniela”, a conclusione della simpatica cerimonia, verrà consegnata a una motovedetta della locale Capitaneria di porto che la condurrà al largo, dove avverrà il rilascio.

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11/08/2007 Corriere di Romagna

Festa grande per i 50 anni del sindaco. Lunedì al Bagno delle Donne, Imola libererà la tartaruga Daniela

RICCIONE. Buon compleanno al sindaco di Riccione: Daniele Imola compie 50 anni. E li festeggia lunedì prossimo in maniera simbolica sulla spiaggia, liberando nell’acqua una tartaruga di nome Daniela. Nato il 13 agosto 1957, Imola ricopre la carica di primo cittadino dal 1999, per due mandati consecutivi.
In occasione del festeggiamenti che avranno inizio alle 14.30 presso i Bagni Adolfo (zona 97) meglio noti come la Spiaggia delle Donne, il sindaco Imola consegnerà un premio speciale a Dorina Olivieri (signora di 84 anni che fa la bagnina dal 1946) perché da tanti anni insegna a gruppi di turisti a fare la Piadina Romagnola così come vuole la tradizione riccionese.

Una festa di compleanno decisamente originale in cui Daniele libera la tartaruga Daniela. Si tratta di un esemplare rimasto impigliato a maggio in una rete a strascico del motopeschereccio “Sino” al largo di Cesenatico. E. successivamente ricoverato all’ospedale delle tartarughe di Fondazione cetacea. Lunga circa 50 centimetri di carapace, la tartaruga ha il guscio rotto nella parte posteriore, a causa di un vecchio incidente. Ma gode di ottima salute. Per questo sarà messa in libertà e restituita al mare. Durante l’evento, organizzato in collaborazione delle Ecospiagge di Riccione. parteciperà la Fondazione Cetacea: sarà allestito uno spazio informativo sulle attività della fondazione stessa. Doppio brindisi quindi per il sindaco Daniele Imola e la tartaruga Daniela che festeggeranno insieme al pubblico con una gigantesca torta preparata dallo staff tutto al femminile della Spiaggia delle Donne. Certo che Imola non poteva scegliere luogo migliore per i suoi 50 anni. Dopo aver mostrato pubblicamente la tartaruga, il sindaco la consegnerà alla capitaneria di porto. Daniela sarà condotta al largo con una motovedetta e sarà lasciata libera. Finora sono ben 210 le tartarughe marine curate e rilasciate dalla Cetacea.

Elena Rapisardi

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01/08/2007 Il Resto del Carlino

Bagno contro Bagno. La Zona 97 e 134 ai ferri corti. Sotto il segno rosa. Tutta colpa del «marchio delle donne»

SOTTO L’OMBRELLONE tutti, anche i bagnini, le corteggiano e se le contendono, come ai tempi dei “vitelloni” felliniani e delle belle “vichinghe” svedesi. Protagoniste dell’estate riccionese sono ancora loro, le donne. Brune, bionde, formose e affusolate, ancora capaci di far scoppiare la guerra tra stabilimenti balneari. Sotto il Solleone tra le cabine di Riccione ci si contende il marchio della Spiaggia delle Donne, finora esclusiva del Bagno 97, Adolfo. A “scipparlo” quest’anno è stata Miss muretto che con una schiera di bellezze al bagno, ha piazzato suo quartier generale, dieci ombrelloni in tutto? nella zona 134, al Marano, chiamandola appunto Spiaggia delle Donne. In questo caso rigorosamente interdetta agli uomini. E’ qui infatti che si cerca il fior fiore della bellezza femminile. Giovani bagnanti che, assieme a quelle selezionate sulle spiagge di tutta Italia, si contendono il titolo di reginetta al famoso concorso di Alassio. Un cartello, all’ingresso della zona recintata, avvisa che l’accesso è interdetto agli uomini. Questo succede in viale D’Annunzio. Poche centinaia di metri più a sud, sul lungomare della Costituzione, le bagnine della tradizionale Spiaggia delle Donne, storcono il naso. Tanto più che la loro stabilimento balneare resta aperto anche al sesso forte.

«IL MARCHIO ROSA, dunque il primato, è nostro tengono a precisare al Bagno 97 www.laspiaggiadelledonne.it – Riccionesi e turisti sanno bene che il nostro stabilimento balneare è stato il primo ad avere questa idea». Le ragioni ci sono tutte. La 97 dal 1946 è gestita solo da donne. La capostipite è Dorina Olivieri che l’anno scorso ha festeggiato sessant’anni di attività e di mollare l’arenile non ne vuole sapere. Anche se di fatto le redini della concessione sono passate in mano alle figlie, in particolare all’estrosa Daniela, che per le bagnanti ogni estate inventa un cartellone ricco di iniziative. Naturalmente tutte rosa, come il cocktail offerto alle signore, quando arrivano per la prima volta in spiaggia. In questo caso, non solo sole, ma anche accompagnate da mariti e fidanzati. Tutti ben accetti. Come racconta Daniela, una delle figlie di Dorina, «tutto è filato liscio, fino all’inizio dell’estate. Poi con Miss Muretto che ha donato il marchio sono arrivati i primi problemi».

In che senso? «Diversi bagnanti dopo aver visto su tv e giornali la spiaggia delle miss, hanno cominciato a chiederci, anche per telefono, se quest’anno accettiamo solo donne. Ma che domanda! Qui le porte restano spalancate a tutti i sessi. Lo diciamo chiaramente a chiunque ci interpella».

MA CHI RESTA NEL DUBBIO e va altrove? C’è il timore di perdere clienti. E allora anche quest’anno Daniela e la mamma Dorina, già impegnate a organizzare lezioni di piada e sfilate di moda, hanno rilanciato il braccialetto che favorisce gli incontri tra donne e uomini. Ogni settimana vengono distribuite centinaia di Braccialetti “Single-Free”, rosso per lei, blu per lui e bianco per chi vuol fare nuove amicizie. L’ombrellone, si sa, in fatto d’amore di amicizia, a Riccione è stato sempre galeotto.

Nives Concolino

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Famija Arciunesa – Donna a capo della “Spiaggia delle Donne” soffia su sessanta candeline

E’ alla guida del suo stabilimento balneare dalla prima metà del secolo scorso. Forte della sua passione per il mare Dorina ho sempre impresso il marchio rose alle sua attività, contrassegnata da simpatia, innovazione e senso d’imprenditorialità. Tra i suoi ospiti figurano nomi di spicco, come quello di Luca Cordero di Montezemolo Un piccolo tassello di un grande mosaico fermato, da migliaia di ospiti e tanti altri personaggi Una vita dedicata tutta al lavora quella di Dorilia Olivieri, Dorina per gli amici, che quest’anno festeggia il sessantennale della sua attività svolta al Bagno Adolfo, il 97.

Nata a Rimini il 6 settembre del 1923, a 23 anni sposo un marinaio, Alfeo (Adolfo), figlio di Maria Febbri e Alfredo Corazza. L’avventura all’ombra delle cabine per Dorina comincia nel 1946. Anno in cui la cartolina dell’arenile di Riccione appariva ben diversa da quella attuale. Come ricorda la bagnina “ la spiaggia era tempestata di spini”. Ere un deserto, una distesa di reti di pescatori, di barche ferme, pronte per le pesca, all’epoca risorsa principale che, purtroppo, richiedeva a decine e decine di uomini di stare in mare tanti giorni. Le donne avevano così grandi responsabilità sia sul lavoro che in casa e coi figli”.

E’ questo il ruolo anche di Dorina che di giorno non molla mai la spiaggia, cuce sacchi di iuta e oltre stoffe, per confezionare tende artigianali da sole, pulisce la spiaggia, per renderla accogliente e sotto i raggi del solleone prepara le sabbiature per i bagnanti, allora molto apprezzate e richieste. Lava persino i costumi, un tempo di lana, e li stende tra le cabina, per farli asciugare al sole. Tutto queste per guadagnare qualcosa de mangiare. I clienti non sono tanti, come ora, ma appartengono all’alta società e sono quattrinosi. Tra i tanti, i conti Mattioli, Tino Scotti, l’imprenditore del confetto Falqui, Gianni Rivera del Milan e la marchesa Paolucci. Si rosolavano al sole sui tradizionali sdrai di legno, in più casi muniti di tettuccio copri testa. “Spartane anche le cabine, ricavata con quattro pali avvolti n tela di iuta. Era ancore tutto de inventare – ricordo Dorina – che col tempo trova appoggio nelle figlie. Tanti sacrifici e momenti moto duri – racconta. Sono rimonta vedova e 43 anni, con tre femmine da seguire”. Ma la tenace bagnina anche in questo doloroso frangente trova la forza e l’orgoglio per andare avanti, senza fermarsi. Ora ha 83 anni, ma di mollare quella spiaggia non ne vuol sapere. Con occhio vigile ancora oggi segue le figlie che hanno preso le redini della Spiaggia dello Donne , ogni anno pronto o stupire con tanta fantasia i bagnanti che arrivano da mezza Italia.

Naturalmente sempre con maggior attenzione al gentil sesso, che viene accolto col cocktail in rosa, corsi di piadina, sfilate di moda e tante altre iniziative. Siamo quattro donne. Non abbiamo paura – sottolineano le operatrici – Mandiamo avanti la nostra zona con cortesia, cordialità e orgoglio. Ecco perché l’abbiamo chiamata: Spiaggia delle Donne.

Nives Concolino

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02/08/2006 Il Resto del Carlino – Il Sole cocente sforna Ricette

Grembiulone sul bikini e matterello in mano. Piadina Romagnola sulla Spiaggia di Riccione.

Così a Riccione, tra ombrelloni e cabine, le bagnanti imparano a fare la piadina. Succede al Bagno delle Donne «Adolfo», zona 97, dove tutto è dedicato al gentil sesso. Persino il cocktail di benvenuto è rosa. Ed è qui che si organizzano lezioni di danze etniche, decoupage e trucco. Segreti del mestiere da custodire in valigia coi souvenir.

Alla guida dello stabilimento balneare, che da bambino ha ospitato pure Luca Cordero di Montezemolo, solo donne. A fare gli onori di casa è la mitica Dorilia Olivieri, classe 1923, che quest’estate festeggia sessant’anni di attività. Con lei le figlie Daniela, Liviana e Milena. Quattro vulcani di fantasia che ogni anno sfornano «ricette» scaccia noia. Si va dai tornei di biliardino, ping pong, dama e scacchi, fino alle sfilate di moda, proposte di giovedì, ogni quindici giorni. Tra ombrelloni e cabine sfilano giovani avvenenti, ma anche signore di una certa età che, per un giorno vivono il sogno delle modelle. Una strizzata d’occhio, uno sguardo intrigante e il gioco è fatto. Dietro alle cabine intanto, ogni martedì Dorilia svela i segreti della piada.

S’impasta, si cuoce e, con prosciutto, stracchino e rucola, la merenda è servita. Per chi non vuole infarinarsi invece Daniela propone pure lezioni di trucco. Mentre soffia sulle sessanta candeline, Dorilia mostra le foto ingiallite del suo bagno che oltre alla famiglia di Luca Cordcro di Montezemolo in vacanza con le governanti al seguito, ha ospitato noti personaggi e imprenditori. «I clienti – racconta – erano pochi, ma benestanti, come i conti Mattioli, l’imprenditore del confetto Faiqui, Tino Scotti, Gianni Rivera del Milan e la marchesa Paolucci.

Nell’immediato dopoguerra, con mio marito Alfeo (Adolfo) Corazza, ho cominciato a lavorare con cabine spartane, quattro pali avvolti in teli di iuta. L’arenile era tempestato di spine. Sembrava un deserto, con una distesa di reti da pesca, barche pronte a imbarcare centinaia di pescatori. Trascorrevo le giornate cucendo sacchi di iuta e altre stoffe, per confezionare tende artigianali da sole. Pulivo la spiaggia, preparavo le sabbiature e lavavo i costumi dei bagnanti ».

Nives Concolino

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